Passeggiando per le strade di Barcelona: la Cattedrale, la Rambla, il Memoriale per la strage del 17 agosto 2017, la Plaça de Sant Miquel, il costruendo nuovo Mercat de Sant’Antoni …
Plaça de Sant Miquel si trova nella parte posteriore dell’edifico del comune di Barcelona. È un soffio di modernismo in pieno quartiere gotico. Recentemente è stato eretto il monumento a “Els Castellers”.
Il Castell (Castello in catalano) è una torre umana costruita in Catalogna da ‘colles castelleres’, associazioni composte da centinaia di persone di entrambi i sessi e tutte le età, fortemente radicate nella propria cittadina o nel proprio quartiere, che si cimentano durante la stagione castelliera in spettacolari esibizioni con l’obiettivo di erigere (carregar) e in seguito smontare ordinatamente (descarregar) costruzioni della maggiore complessità possibile, che possono arrivare ad altezze di nove-dieci piani. Si considerano castells le costruzioni con almeno 6 livelli, 4 nel caso dei pilars.
Carrer d’Avinyó
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
Il nuovo Mercat de Sant’Antoni in costruzione
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
Il nuovo Mercat de Sant’Antoni in costruzione
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
Il nuovo Mercat de Sant’Antoni in costruzione
La Rambla
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
Plaça de Sant Miquel si trova nella parte posteriore dell’edifico del comune di Barcelona. È un soffio di modernismo in pieno quartiere gotico. Recentemente è stato eretto il monumento a “Els Castellers”.
Il Castell (Castello in catalano) è una torre umana costruita in Catalogna da ‘colles castelleres’, associazioni composte da centinaia di persone di entrambi i sessi e tutte le età, fortemente radicate nella propria cittadina o nel proprio quartiere, che si cimentano durante la stagione castelliera in spettacolari esibizioni con l’obiettivo di erigere (carregar) e in seguito smontare ordinatamente (descarregar) costruzioni della maggiore complessità possibile, che possono arrivare ad altezze di nove-dieci piani. Si considerano castells le costruzioni con almeno 6 livelli, 4 nel caso dei pilars.
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
La città di Barcelona ricorda le vittime dell’attentato sulla Rambla con una infiorata.
Questa la risposta della città all’odio che i terroristi hanno seminato sullo storico viale nel centro del capoluogo catalano, dove il 17 agosto un furgone ha investito turisti e passanti uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100.
Il nuovo Mercat de Sant’Antoni in costruzione
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
La cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia (in catalano: catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel Barri Gòtic (quartiere gotico), è la cattedrale-sede dell’archidiocesi di Barcellona. Insignita nel 1867 del titolo di basilica minore[1], dal 2 novembre 1929 è Monumento Storico – Artistico spagnolo.
La cattedrale è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve per coprirne il corpo; le autorità di allora, la misero in una botte chiodata e la fecero rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
Plaça de Sant Miquel si trova nella parte posteriore dell’edifico del comune di Barcelona. È un soffio di modernismo in pieno quartiere gotico. Recentemente è stato eretto il monumento a “Els Castellers”.
Il Castell (Castello in catalano) è una torre umana costruita in Catalogna da ‘colles castelleres’, associazioni composte da centinaia di persone di entrambi i sessi e tutte le età, fortemente radicate nella propria cittadina o nel proprio quartiere, che si cimentano durante la stagione castelliera in spettacolari esibizioni con l’obiettivo di erigere (carregar) e in seguito smontare ordinatamente (descarregar) costruzioni della maggiore complessità possibile, che possono arrivare ad altezze di nove-dieci piani. Si considerano castells le costruzioni con almeno 6 livelli, 4 nel caso dei pilars.
La Rambla