Il Teatro Politeama Garibaldi (con la parola Politeama si intende un generico teatro dove si danno rappresentazioni di vario genere, e pertanto è improprio utilizzarla per riferirsi nello specifico a detto Teatro) si trova sulla Piazza Ruggero Settimo (a sua volta usualmente denominata Piazza Politeama) al centro di Palermo. Il nome deriva dal greco “πολύς” (molti) e “θεάομαι” (osservare, guardare).

Nel 1865 il Comune di Palermo delibera la costruzione del Politeama. Essendo la spesa superiore alla cifra prevista, viene contattato il banchiere Carlo Galland che si impegna a costruire oltre a “tre mercati secondo i disegni dell’architetto Damiani e a costruire, nel locale che indicherà il Municipio, un Politeama secondo il piano d’arte e disegni preparati dall’Ufficio tecnico del Municipio” (Capitolato di convenzione tra il Municipio e il Sig. Carlo Galland, piemontese, per la costruzione dei mercati e Teatro, 1866). Il concorso interno viene vinto da Giuseppe Damiani Almeyda e i primi disegni di progetto vengono presentati a metà del 1866 e già a gennaio del 1867 sono in corso i lavori di scavo. La costruzione del Politeama ha un inizio affrettato con molte zone oscure, che può essere chiarita solo dalla conoscenza delle intricate vicende politiche municipali.
Nel 1869 e 1870 sorgono dei problemi tra il Municipio e l’impresa Galland, ma si decide di proseguire l’opera, eliminando tutti i lavori di abbellimento. Il cantiere inoltre era stato chiuso per qualche tempo per fare delle verifiche sulle condizioni statiche dell’edificio. Essendo stato trovato tutto a perfetta regola d’arte fu riaperto e si proseguì con i lavori. Il teatro era stato progettato come teatro diurno all’aperto, ma fu in un secondo tempo deciso di realizzare una copertura. Nel giugno 1874 fu inaugurato anche se incompleto e ancora privo di copertura, la prima rappresentazione fu I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini.

La copertura, considerata per l’epoca opera di grande ingegneria, venne realizzata in metallo dalla Fonderia Oretea nel novembre del 1877. Gli ultimi lavori, di abbellimento, furono realizzati nel 1891 in occasione della grande Esposizione Nazionale che si teneva quell’anno a Palermo.

Dal 1910 al dicembre del 2006 il Ridotto del teatro ha ospitato la Galleria d’arte moderna di Palermo che viene successivamente spostata al Palazzo Bonet.

Dal dopoguerra – a partire dal 1947 circa – l’edificio ospiterà l’attività di cinematografo. Come cinema “Politeama” l’attività prosegue, quasi ininterrottamente, sino al 1974 quando – a causa della chiusura del Teatro Massimo Vittorio Emanuele – verranno abbandonate, definitivamente, le proiezioni cinematografiche, e riprese le attività teatrali.

Nel 2000, in occasione del G8 ospitato in città, vengono realizzati i restauri delle decorazioni pompeiane policrome dei loggiati. Dal 2001 il teatro è sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. A partire dall’estate del 2011 iniziano i lavori di restauro della facciata posteriore del teatro.

fonte: Teatro Politeama (Palermo)

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